In Italia ci sono 25mila bombe inesplose

Roma, 30 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – da congedatifolgore.com – Residui del milione di ordigni sganciati durante le due guerre mondiali sul nostro Paese. (Segue articolo). – In Italia ci sono circa 25mila bombe inesplose. Residui del milione di ordigni sganciati durante le due guerre mondiali sul nostro Paese.

Circa il 10% delle oltre 378 mila tonnellate , lanciate dagli “alleati” dal ’40 al ’45 (Raf e Usaf ) non è esploso per difetti di fabbricazione o condizioni ambientali sfavorevoli. Sono ordigni armati e pronti al funzionamento, la cui instabilità è aggravata da fattori esterni come la erosione ed il clima.

Non esiste un posto in Italia dove possiamo dire con certezza che non ci sia stato un bombardamento: il grosso potremmo individuarlo nelle aree di Montecassino all’area di confine tra il Lazio, l’Abruzzo e il Molise, la costa Anzio-Salerno, la zona alpina del Trentino e Friuli Venezia Giulia.

Senza contare le periferie delle grandi città come Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna. Poi restano gli ordigni piccoli interrati a migliaia quali granate e bombe a mano e durante la guerra civile.

Esercito protagonista delle bonifiche e della informazione. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale l’esercito italiano appena ricompattato ha cercato di bonificare il più possibile la superficie del terreno da bombe, granate e campi minati presenti nel nostro Paese.

Chi ha una certa età ricorderò i manifesti appesi nele scuole e nei comuni che davano sommarie istruzioni su come comportarsi in caso di ordigni. Si contano a migliaia i mutilati che hanno subito la eplosione di una bomba maneggiata con leggerezza. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.congedatifolgore.com/it/25mila-bombe-inesplose-in-italia/

 

 

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