Roma, 12 Gen 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Vincenzo Camporini – Roma viene bellamente ignorata anche quando dà un contributo importante alle missioni di stabilizzazione cui partecipiamo. Segue. – Nel discorso del 7 ottobre 2001 con cui annunciava l’avvio delle operazioni militari in Afghanistan, il Presidente George W. Bush citò esplicitamente per il loro supporto la Gran Bretagna, il Canada, l’Australia, la Germania e la Francia, ma non l’Italia, per il semplice motivo che nei giorni precedenti il ministro Martino aveva negato la disponibilità di truppe e mezzi italiani, come pure sarebbe stato tecnicamente fattibile.
Peraltro, dopo un anno il nostro Parlamento autorizzò la nostra partecipazione alle operazioni, che si concretizzò nella missione Nibbio, con l’invio nella regione di Khost nel febbraio del 2003 di 1000 uomini su base del 9° Rgt alpini della Taurinense, avvicendati a giugno dal 187° Rgt paracadutisti della Folgore;
quindi l’impegno militare, importante, ci fu, ma le titubanze politiche non consentirono di incassarne i dividendi né sul piano politico, né su quello dell’immagine.
È una storia esemplare che purtroppo nella storia nazionale si ripete sovente, a partire dall’operazione Desert Shield nel 1991, quando i nostri Tornado si unirono alle operazioni solo a partire dal secondo giorno.
Le successive vicende politiche interne hanno progressivamente aggravato la situazione, nonostante l’impegno esemplare del nostro strumento militare e la crescente afasia del nostro governo, l’attuale e il precedente, sugli scenari internazionali ci ha portato ad una pericolosa irrilevanza che non ci evita affatto i rischi, ma che in pratica ci vede esclusi da qualsiasi tavolo in cui si elaborano le strategie delle coalizioni di cui facciamo parte. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/01/italia-fuori-dai-giochi-politica-estera-camporini/