Industrie Difesa: Mille posti in meno in quattro anni

Roma, 25 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Ludovico – Il calo inesorabile di occupati e figure specializzate. (Di seguito l’articolo). – Entro il 2024 i posti di lavoro scenderanno da 3.805 a 2.744: oltre un migliaio in meno, un calo del 27%. Un’erosione continua, da alcuni anni, per gli enti dell’area industriale del ministero della Difesa.

Nicchie strategiche, con una serie di professionalità ad alta specializzazione, dagli arsenali della Marina Militare agli stabilimenti per la manutenzione di mezzi e armamenti. Oggi a rischio. Domani ancora di più, in assenza di interventi urgenti.

La risoluzione della commissione Difesa del Senato. «Strutture indispensabili per garantire l’efficienza e la prontezza dei mezzi e degli armamenti della Difesa». La risoluzione approvata ieri all’unanimità dalla IV commissione di palazzo Madama, presieduta da Laura Garavini (Iv), lo dice chiaro: «Sono assetti strategici ».

E «il Paese non può rinunciare» a loro. Sono nove strutture in capo all’Aid (Agenzia industrie Difesa), si occupano di manutenzioni , munizioni, cordami, propellenti, spolette, dematerializzazione e conservazione, oltre lo stabilimento Chimico-farmaceutico di Firenze.

Più altre sei strutture dipendenti dal Comando Logististico dell’Esercito: poli di manutenzione armi tradizionali, sistemi elettronici e telecomunicazioni, il centro Nbc (nucleare, batteriologico e chimico) di Civitavecchia. E gli arsenali della Marina Militare: a La Spezia, Taranto e Augusta.

«Possono garantire lavorazioni di altissimo livello tecnologico» rileva la risoluzione. Ma sulla loro tenuta economica il documento messo a punto dalla presidente Garavini denuncia prospettive allarmanti. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilsole24ore.com/art/industrie-difesa-mille-posti-meno-quattro-anni-l-allarme-senato-ADLGn5Z?refresh_ce=1

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