Intervista al generale di brigata Francesco Olla

Cagliari, 29 Lug 2019 – (Pubblichiamo un estratto della seguente intervista da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Paolini – Il generale di brigata Francesco Olla guida da pochi mesi il Comando militare della Sardegna. (Segue articolo). – «I soldati mettono in conto di poter essere uccisi in ogni momento. Anche mentre sono impegnati nell’operazione “Strade sicure” oppure – è il caso di avant’ieri – quando fermano due sospettati a Trastevere. D’altronde se girano armati è perché anche le persone che incontrano potrebbero esserlo».

Il generale di Brigata Francesco Olla è sulcitano di Sant’Antioco, ha 51 anni e guida il Comando militare Regione Sardegna. Pesa le parole, soprattutto se parla dell’attentato a Nassirya che, nel 2003, costò la vita al fratello: «In base alle informazioni di cui dispongo, penso che nella base fu fatto tutto il possibile per evitare la strage».

Il suo ufficio foderato di boiserie chiara e spazzato dall’alito gelido del condizionatore è al primo piano del quartier generale cagliaritano di via Torino. Seduto in poltrona, è categorico: «Ho sentito dire “i soldati hanno occupato alcune zone della Sardegna”. Nulla di più falso. Abitiamo qui da quando c’era il Regno sardo-piemontese, siamo sardi, italiani. È anche casa nostra».

Molti giovani indossano la divisa per sfuggire alla disoccupazione. «Credo sia una falsa credenza. Probabilmente tanti trovano nell’uniforme – almeno inizialmente – un modo per guadagnare lo stipendio, che è importante. Poi acquisiscono la consapevolezza del proprio status, dei propri compiti, vanno al di là della mera retribuzione, diventa qualcosa di più profondo che tocca l’aspetto morale di ciascun individuo».

Mai pensato di cambiare lavoro? «No, neanche nei momenti di sconforto. Nell’Esercito ho trovato una famiglia fin da quand’ero un 19enne di Sant’Antioco pagu bessiu ». L’intervista completa prosegue qui >>> https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/cagliari/2019/07/28/poetto-e-campo-rossi-scontati-per-i-soldati-non-abbiamo-privilegi-136-910117.html

 

Condividi questo post