Roma, 26 maggio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Il caso riguarda un militare che per diversi anni è stato a contatto con materiali contenenti amianto, poi deceduto. La difesa condannata al risarcimento.
Il ministero della Difesa dovrà risarcire 600mila euro alla vedova e ai due figli di un primo maresciallo, luogotenente della Marina militare, che morì a 63 anni per mesotelioma pleurico, un tumore provocatogli dalla costante esposizione ad amianto durante i suoi 36 anni di servizio in basi militari e su unità navali. È quanto è stato deciso dal Tribunale amministrativo regionale del Friuli-Venezia Giulia come rende noto l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) specificando come la sentenza abbia riconosciuto “la responsabilità da parte dello Stato per le gravi omissioni in materia di sicurezza, prevenzione e sorveglianza sanitaria”.
A quanto riporta il quotidiano Il Piccolo, il verdetto infatti riconosce come non siano state prese tutte “le misure necessarie a proteggere il militare dai rischi correlati all’esposizione ad amianto durante il servizio svolto sulle unità navali, contribuendo a determinare l’insorgenza del mesotelioma pleurico che ne ha causato la morte”.
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