Roma, 20 Giu 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Lorenzo Vita – Una situazione complessa ma che dimostra che esiste un problema nei rapporti tra Roma e Tripoli. (Segue articolo). – L’affaire dei militari italiani fermi per settimane a Misurata si è definitivamente (e finalmente) sbloccato grazie all’intervento del governo.
I militari della Missione bilaterale di assistenza e supporto (Miasit) potranno finalmente rientrare in Italia dopo settimane di attesa in cui ai colleghi pronti a prendere il loro posto non venivano rilasciati i visti per i passaporti. Una situazione complessa, già accaduta in passato, ma che dimostra che esiste un problema nei rapporti tra Roma e Tripoli.
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha affermato che “questo risultato, per il quale ringrazio anche il Ministro Guerini, è un importante segnale di collaborazione mostrato dalle autorità libiche, che si inserisce nell’ambito della più ampia e strategica cooperazione bilaterale tra Italia e Libia“.
E anche lo stesso ministro della Difesa ha ribadito che tutto questo “è l’esito di un lavoro positivo, conclusosi in queste ore, frutto della proficua sinergia istituzionale, anzitutto con le autorità libiche, che voglio ringraziare per la collaborazione”.
Certo, il bon ton politico impone affermazioni diplomatiche e tese a evitare lo scontro. Ma di qui a definire un risultato di sinergia e grande collaborazione tra Italia e Libia l’aver sbloccato, dopo settimane, il “sequestro” di 200 militari impegnati in una fondamentale missione internazionale, significa non avere ben chiaro il ruolo che ha l’Italia nel Paese nordafricano. L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.insideover.com/difesa/il-blocco-militari-che-mostra-gli-errori-commessi-in-libia.html