Pensioni: Uscita in anticipo dal mondo del lavoro con il congedo straordinario

Roma, 03 Set 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Cosenza – Chi assiste un disabile grave può uscire con due anni di anticipo dal lavoro. (Segue articolo). – Pensioni: per chi assiste un familiare disabile ci sono diverse opzioni per anticipare l’uscita dal mercato del lavoro, come ad esempio la possibilità di richiedere il congedo retribuito di due anni prima della maturazione dei diritti per il collocamento in quiescenza.

Il congedo straordinario è un periodo di assenza retribuita dal lavoro che viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti che hanno necessità di assistere familiari con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992. A questi è riconosciuto un congedo straordinario di massimo due anni nell’arco della vita lavorativa.

Solitamente viene richiesto per la necessità di assistere il coniuge convivente – o la parte dell’unione civile – disabile in situazione di gravità, come pure i figli. In particolari circostanze può essere richiesto anche per padre, madre, fratelli, sorelle e altri parenti.

Per maggiori informazioni sul congedo straordinario potete consultare la nostra guida di approfondimento. Qui ci concentreremo sulla possibilità che questo strumento possa essere utilizzato dai cosiddetti caregiver per anticipare di qualche anno l’uscita dal lavoro in vista del conseguimento del diritto alla pensione.

Pensioni: come smettere di lavorare due anni prima utilizzando il congedo retribuito. Sono molti i dipendenti a cui è riconosciuto il diritto alla Legge 104, e di conseguenza anche al congedo retribuito di due anni, che decidono di usufruire interamente di questa misura alle soglie della pensione, così da smettere di lavorare con qualche anno di anticipo. L’articolo completo prosegue qui >>>  https://www.money.it/pensioni-congedo-straordinario-smettere-lavorare-due-anni-prima

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