Pubblica Amministrazione: Come cambierà il pubblico impiego in Italia con il Pnrr

Roma, 22 Giu 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di A. M. – Il Pnrr cambierà più di qualcosa: “Sono necessarie nuove persone e nuove competenze”. (Segue articolo). – Cara vecchia pubblica amministrazione, vien da dire. La P.A. italiana è anziana. L’età media è 50 anni, con ampie differenze tra i comparti: supera i 55 anni in enti come Cnel, Presidenza del consiglio e Carriera Penitenziaria, è di 39 anni nelle Forze Armate.

Gli over 60 rappresentano il 16,3%, gli under 30 appena il 4,2%. È “pensionabile”, perché ha già compiuto 62 anni, il 16,3% del totale, oltre 500 mila persone, ma ce ne sono anche 180 mila che hanno maturato 38 anni di anzianità.

Guardando solo l’anzianità contributiva, da Regioni e autonomie locali potrebbe andare in pensione il 10,9% dei dipendenti, dalle amministrazioni ministeriali il 15,2%. Guardando il requisito anagrafico si stima un’uscita di circa 105 mila persone dal Ssn nell’arco dei prossimi 3-4 anni, di 215 mila persone dalla scuola.

Questi e tanti altri numeri emergono della ricerca sul lavoro pubblico, presentata questa mattina da Fpa, società del Gruppo Digital360, a Forum P.A. 2021, la manifestazione che da oggi al 25 giugno ospiterà oltre 200 eventi in streaming sul tema guida “Connettere le energie vitali del Paese”, attorno alle missioni, agli obiettivi e agli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Calano i dipendenti del pubblico impiego. Dopo una discesa durata oltre 10 anni, il numero dei dipendenti pubblici era risalito dello 0,5% nel 2019. Ma il numero è tornato a scendere del -0,97% nel 2020, fissandosi a 3.212.450, circa 31 mila persone in meno rispetto all’anno precedente. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.today.it/economia/pubblico-impiego-italia.html

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