Taranto, 04 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – da Marina Militare – La nave “Alpino” rientrata dopo due mesi di campagna navale. (Segue articolo). – Accolta da familiari e amici dell’equipaggio, è rientrata a Taranto la fregata europea multi missione (FREMM) Alpino, a conclusione della campagna negli Stati Uniti d’America.
La campagna navale, iniziata lo scorso 2 maggio con la partenza da Taranto ha portato l’Alpino a visitare la costa orientale degli Stati Uniti d’America, toccando i porti di Norfolk, Baltimora, New York e Boston.
Al suo ormeggio all’interno della Stazione Navale Mar Grande, la nave è stata “assalita” dalla piccola folla di familiari e amici, che ha dato il bentornato all’equipaggi di Nave Alpino e della fregata Carabiniere, al suo rientro dall’operazione Mare Sicuro.
A salutare il rientro anche il comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano. In una rapida e informale assemblea, l’ammiraglio Marzano ha sottolineato l’importanza della missione dell’Alpino, in termini di naval diplomacy, di contributo alla sicurezza marittima e, soprattutto, in termini di supporto al sistema paese.
La campagna appena conclusa, infatti, è stata rilevante sia per aver proiettato l’immagine della Marina Militare, delle Forze Armate e del sistema Paese in aree di non usuale gravitazione sia per il supporto fornito alla competitività internazionale dell’industria nazionale.
La presenza della fregata Alpino negli Stati Uniti ha permesso di mostrare e far conoscere le capacità operative dell’Unità a delegazioni composte da membri del Congresso USA e ufficiali della U.S. Navy, nell’ambito del processo informativo per la definizione da parte della Marina statunitense di una nuova classe di fregate, in un programma di acquisizione denominato Future Frigate Program FFG(X). L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/mare/nave-alpino-rientrata-taranto-dopo-due-mesi-dalla-partenza