Scontri No Tav 2011: Cassazione, forse fu ira o suggestione. L’ira dei poliziotti sui giudici

Roma, 18 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giuseppe De Lorenzo – Basti pensare che “nessuno dei 200 poliziotti feriti quel giorno verrà mai ripagato per le spese mediche. Segue. – Il contesto è questo: manifestazioni No Tav del 3 luglio 2011. Ricordate? “Furono ore di guerriglia”, dice chi indossava elmetto e divisa in quella maledetta giornata.

Otto anni dopo i processi contro i violenti di Chiomonte non si sono ancora chiusi, benedetta giustizia nostrana. Di capitoli, stralci del maxi-processo e polemiche ce ne sono stati a decine. Ieri l’ultimo colpo di scena.

La Cassazione infatti si è espressa affermando che alcuni dei manifestanti della grande manifestazione anti Tav potrebbero aver commesso qualche reato perché “suggestionati dalla folla in tumulto” o perché “in stato d’ira determinata da un fatto ingiusto”, come l’atteggiamento della polizia. Dunque la corte di Appello di Torino dovrà valutare le attenuanti. E quindi uno sconto di pena.

L’inferno di Chiomonte. La notizia non fa sorridere Andrea Cecchini. Oggi è un sindacalista di Italia Celere, ma continua a vivere la strada da poliziotto. Era a Chiomonte quando 200 agenti riportarono ferite di varia entità. A lui toccarono circa 20 giorni di prognosi, 3 mesi di assenza dal servizio, un timpano lesionato, la sublussazione della spalla e difficoltà respiratorie varie. “Un collega aveva la mano rotta – ricorda – a un altro è esploso un timpano”.

Non è facile tornare con la mente a quelle ore. “Tutto inizia alle 4 del mattino – racconta – quando ci portano sul viadotto autostradale. Intorno alle 9 iniziamo ad avvistare le prime tute bianche, nere, di ogni colore”. Da giorni si parla di una giornata campale. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/cronache/l-ira-dei-poliziotti-sui-giudici-si-pu-ammazzare-agente-1785499.html

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