Sigonella: I droni Nato RQ-4D Global Hawk

Catania, 20 Gen 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Salvo Barbagallo – Presente il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Segue. – A Sigonella, base militare fortemente armata di tutti (quelli che contano, ovviamente) a dire il vero ben “poco” installazione italiana (anche se formalmente è “tutta” italiana) ha festeggiato l’arrivo dei droni Nato RQ-4D Global Hawk del sistema Ags – Alliance Ground Surveillance.

Un “evento” di grande rilievo, al quale non potevano certo mancare figure rappresentative, quali il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il presidente del comitato militare dell’Alleanza, maresciallo dell’aria Stuart Peach, il comandante supremo delle forze alleate in Europa, generale Tod Wolters, assente il ministro Lorenzo Guerini impegnato altrove, presente però il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi.

Così la NATO “entra” stabilmente a Sigonella con uno degli strumenti di guerra più sofisticati sul mercato, il Global Hawk, con una decina di anni di ritardo rispetto agli USA che nella “loro” autonoma Naval Air Station “siciliana” i Global Hawk li hanno residenti in forma stabile.

Quante volte da noi (e da pochi, pochissimi altri) è stato posto l’interrogativo inquietante: “i droni a Sigonella che ci stanno a fare?”.

Interrogativo più che giustificato dal momento che i droni – appunto i temibili “Global Hawk” ai quali si sono aggiunti dopo i “Reaper” e i “Predator”– a Sigonella ci stanno come presenza fisica da tempo.

Una presenza dei velivoli senza pilota d’osservazione e armati con missili di vario tipo, ufficializzata alcuni anni addietro nel corso della visita in Sicilia dall’allora segretario della Difesa degli Stati uniti ed ex direttore della Cia, Leon Edward Panetta. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lavocedellisola.it/2020/01/sigonella-arrivano-altri-droni-stavolta-marca-nato/

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