Smart working nella Pubblica Amministrazione: Come sarà il nuovo contratto

Roma, 21 Set 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Quando arriva e chi potrà usufruire del nuovo accordo per svolgere il pubblico impiego da remoto. (Segue articolo). – In passato il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha elogiato il Green Pass come una “misura geniale”, accennando a un’estensione dell’obbligo non soltanto per gli statali, ma per tutti i lavoratori, una decisione successivamente assunta dal Consiglio dei Ministri con il decreto dello scorso 16 settembre.

Naturalmente il Green Pass non sarebbe stata una questione così dirimente se la maggior parte degli impiegati della Pa avesse continuato, nei prossimi mesi, a usufruire del lavoro agile. L’esperienza del remoto però ha messo in luce i vantaggi di una maggiore flessibilità e a riconoscerlo è stato per primo il ministro in quota Forza Italia.

Ecco quindi l’annuncio di un nuovo contratto per lo smart working nella Pubblica Amministrazione. Quando arriva? In cosa consiste?

Quando arriva il nuovo contratto per gli statali in smart working. I lavoratori del pubblico impiego sono in Italia 3,2 milioni. Per loro, a partire dallo scorso aprile, è venuta a cadere la soglia del 50% di lavoro in smart working, fissata durante l’emergenza Covid dal dicastero presieduto da Brunetta. La facoltà di decidere è stata quindi affidata alle singole amministrazioni, che possono, ancora oggi, stabilire il numero di dipendenti da richiamare il presenza.

Nel 2022 le nuove disposizioni prevedono che ogni ufficio si doti di un piano per organizzare i lavoratori che svolgeranno i propri compiti da casa, fermo restando un tetto del 15%. La soglia dei lavoratori che usufruiscono del lavoro agile è, ad oggi, in media, della metà della forza lavoro. L’articolo completo prosegue qui >>> https://quifinanza.it/pubblica-amministrazione/video/contratto-smart-working-pa/534237/

 

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