Roma, 4 aprile 2022 – (Pubblichiamo un estratto della seguente lettera da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Dall’inizio della guerra in Ucraina, l’aumento delle spese militari è ritornato ad essere un argomento di attualità, tanto che il parlamento a completato l’iter per confermare il raggiungimento del 2% del PIL.
Come noto, alla fine ci si è riusciti: anche l’Italia, sulla scia di quanto già fatto da altri Paesi europei, si impegnerà ad avviare un graduale aumento delle proprie spese militari fino a raggiungere il traguardo del 2% del Prodotto interno lordo nel 2028.
E’ quanto stabilito nel compromesso tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che, anche per mezzo della mediazione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sono riusciti ad evitare una crisi di governo e, fortunatamente, anche a rispettare, seppur non troppo celermente, le promesse fatte in sede NATO nell’ormai lontano settembre 2014.
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