Spionaggio: Cosa dovrebbe insegnare il caso Biot ai militari?

Roma, 06 Apr 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Li Gobbi – “È un dato di fatto che il capitano di fregata Biot avesse accesso, per le sue funzioni istituzionali, a documenti ad alta classifica e che abbia “tradito”. (Segue articolo). – Sull’infelice caso del capitano di fregata sorpreso in un parcheggio a Spinaceto a passare una chiavetta USB con documenti classificati ad un appartenente all’ufficio dell’addetto per la difesa russo a Roma la stampa sta fornendo tutti i dettagli scabrosi ed umani, tanto che ho quasi un po’ di pena per quest’uomo la cui vita professionale e familiare viene esposta alla bramosia della curiosità pubblica.

Alcuni commentatori elaborano ipotesi geo-politiche in relazione al momento in cui sia scattata la “trappola”, quasi a voler marcare un distanziamento italiano da Putin in segno di obbedienza a Biden. Mi sembra un po’ azzardata come ipotesi, ma non è questo l’aspetto che mi interessa trattare qui.

Che la Russia stia perseguendo un’attiva politica di espansione del proprio ruolo nel Mediterraneo è cosa stranota che tra l’altro prosegue da alcuni anni. Che funzionari russi siano interessati ad acquisire informazioni classificate in possesso di un paese che ha una posizione strategica nel Mediterraneo (anche se pare aver abdicato a esercitarvi qualsiasi ruolo rilevante) ed è un membro influente di NATO ed UE, non dovrebbe stupire nessuno.

Né mi stupirei di analoghi tentativi da parte di molti altri (Cina e Turchia in primis, ma non solo). Ce lo si deve aspettare! Che poi, a livello diplomatico, il fatto venga definito “atto ostile” rientra nel normale gioco delle parti, ma certo deve essere considerato prevedibile (e sono certo che i nostri apparati di sicurezza, AISE ed AISI, ne siano ben coscienti). L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/evidenza/editoriale/cosa-dovrebbe-insegnare-il-caso-biot-ai-militari

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