Testimonianze: Un ufficiale dell’Aeronautica Militare italiana racconta l’incidente aereo a cui è scampato

Roma, 06 Giu 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Luigi Grassia – “Così sono saltato dal mio caccia F-104 in fiamme”. (Segue articolo). – Che cosa fa un pilota militare quando il suo aereo precipita? Che decisioni prende? Riporto qui la testimonianza che ho raccolto da un ufficiale dell’Aeronautica militare italiana, scampato una ventina di anni fa a un incidente su un caccia F-104 “Starfighter” quando aveva il grado di capitano.

L’incipit è di una disarmante semplicità, perché una disgrazia improvvisa è così: la banalità del male, verrebbe da dire. E il pilota comincia il racconto dicendo semplicemente: “Ero appena decollato quando la cabina si è riempita di fumo”.

E il fumo da dove veniva? Magari da un filo di plastica bruciato? “No, il fumo era tanto e veniva dal motore, perché su un aereo il sistema di condizionamento prende aria dal compressore del reattore».

Che cosa fa allora il pilota? Calma e sangue freddo: la prima necessità è liberarsi del fumo. “Ho aperto una manopola per depressurizzare la cabina e il fumo è uscito. Subito dopo ho guardato gli strumenti di bordo, e gli strumenti mi hanno detto che il motore era in fiamme.

Quasi contemporaneamente mi è arrivata una conferma dall’esterno: i piloti dei due caccia decollati subito dopo di me mi hanno gridato via radio che vedevano fiamme uscire da uno squarcio nella mia fusoliera».

Se un aereo ha due o più motori, quando un reattore brucia lo si spegne, e si fanno bastare gli altri. Ma il suo caccia F-104 è monomotore, perciò il capitano non può spegnere l’unico reattore. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lastampa.it/cronaca/2021/06/04/news/cosi-sono-saltato-dal-mio-caccia-f-104-in-fiamme-1.40345072

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