Livorno, 17 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Elena Panarella – Ha eseguito un lancio in tandem con un istruttore, saltando da una quota di oltre 4500 metri. Segue. – La mimetica e il mitra come i militari di Strade sicure; a bordo del sommergibile Scirè con gli specialisti della Marina, ai comandi caccia a reazione leggero T346 ed ora anche giù da 4.500 metri d’altezza con i paracadutisti del Tuscania.
Sono le imprese del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo che ha incontrato, nella sede di Livorno, il personale del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti.
Una prova, questa volta assai più impegnativa delle altre considerato il motto di queste truppe d’elite: “Se il destino è contro di noi, peggio per lui”.
«Sono orgoglioso di rappresentare professionisti altamente specializzati a cui vengono assegnati compiti molto delicati», ha detto Tofalo che assistendo a una esercitazione programmata, aggiunge «potervi osservare durante il vostro addestramento, condividere per quanto possibile le vostre esperienze sul campo e ascoltare le vostre testimonianze è per me un privilegio.
Rappresentate una élite della Difesa al servizio del Paese». E poi ha eseguito un lancio in tandem con un istruttore, saltando da una quota di oltre 4500 metri, ovvero 50 secondi di caduta libera a 180 kmh prima che il militare aprisse la grande “vela” per poi scendere volteggiando fino a terra.
E’ vero che non mancano casi di centenari che hanni effettuati questi lanci in tandem, ma ugualmente non è lieve l’emozione che prova il neofita quando a quell’altezza si apre il portellone dell’aereo o dell’elicottero da cui ci si deve lanciare. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilmessaggero.it/italia/difesa_il_sottosegretario_tofalo_dopo_la_mimetica_giu_con_i_para_del_tuscania-4043280.html