Valorizzazione personale delle FF.PP. laureato prima dell’arruolamento e abilitato all’esercizio di importanti professioni utili alla P.A.(es.Medici,Avvocati,Ingegneri). Concorsi per SOLI TITOLI progressione ruolo Funzionari/Ufficiali – SPENDING REVIEW

 

militari in missioneRoma, 11 dic 2015 – Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera sulla valorizzazione del personale delle FF.PP..

Gentile Direttore, sono la moglie di un militare della Guardia di Finanza. Mio marito è stata solo l’occasione per interessarmi all’argomento e alla categoria.

Convivendo, alle volte mi è capitato di parlare con lui della sua professione che ama tantissimo (anche se, per la verità, è sempre molto generico e riservato), così come ama aiutare i colleghi e i cittadini. È un ragazzo brillante e preparato (laureato in giurisprudenza con ottimi voti prima dell’arruolamento e abilitato successivamente alla professione di avvocato che ovviamente non può esercitare, primo, perchè ama il mestiere che fa, secondo, perchè dovrebbe dimettersi!).

Come lui ci sono tantissimi poliziotti (non ancora Funzionari o Ufficiali) meritevoli del giusto risalto che per un motivo o per un altro non hanno potuto intraprendere la carriera che avrebbero voluto (età, necessità economiche e familiari altro…).

Ritornando all’argomento della mia lettera, del mio pensiero, dato l’amore che mi lega a mio marito, ma anche perchè cittadina italiana, ho iniziato ad appassionarmi (con non poche difficoltà!) agli argomenti che riguardano la professione delle forze dell’ordine in generale (pensi, quando ero più piccola volevo fare intraprendere quella strada!), informandomi per conto mio attraverso documenti di pubblico dominio (soprattutto su internet) e ponendomi delle domande.

Debbo dire che mi son fatta una cultura e una mia personale opinione: gradi, concorsi, reclutamento, sistema di rappresentanze dei lavoratori, polizia civile e polizia militare, il blocco stipendiale, le pensioni, ecc.
In particolare, ho letto e sentito (in TV, sui giornali, su internet) che recentemente è stata approvata la Legge Delega per la riforma della Pubblica Amministrazione (la legge numero 124 del 2015).

Il Parlamento, se ho ben capito, ha così delegato al Governo di attuarla attraverso una serie di norme grazie alle quali si concretizzerà l’appena approvata Legge Delega. Tra le materie oggetto di delega c’è pure quella sulle progressioni delle carriere e sulla riforma complessiva delle forze di Polizia, basata sul merito e la professionalità, oltre che sull’innovazione e l’ammodernamento.

Le scrivo questa lettera perché, parlando con alcune mie amiche, mogli di poliziotti, carabinieri e finanzieri, ho saputo che sono davvero pochi quei poliziotti, finanzieri, carabinieri, non ancora Funzionari o Ufficiali, che si sono laureati prima dell’arruolamento e ABILITATI all’esercizio di professioni molto importanti e utili alla pubblica amministrazione (Medici, avvocati, ingegneri, commercialisti). Leggendo alcuni bandi di concorso pubblicati sui vari siti (carabinieri, finanza, eccetera) mi sembra di aver capito che, primo, l’abilitazione professionale non vale NULLA (!) e di conseguenza non sono valorizzati come secondo me sarebbe opportuno e soprattutto utile all’amministrazione da cui dipendono, probabilmente perché rappresentano una minoranza.

Eppure, faccio il caso dell’abilitazione professionale di mio marito, è equiparata, per alcuni concorsi a ben 5 anni di incarichi dirigenziali nella Pubblica Amministrazione, ad esempio per il concorso in magistratura.

Neanche i concorsi interni, pochi, riservati ai laureati, ne tengono conto… le abilitazioni professionali possedute e SUDATE non vengono prese in considerazione per niente.

Possibile che questo non interessi a nessuno? La cosa mi stupisce ed è quantomeno strana soprattutto in tempi duri come quelli che stiamo vivendo. Mi riferisco al risparmio sulla spesa pubblica: quanto costa ogni anno bandire concorsi esterni? Affidare consulenze o incarichi? Le professionalità di spicco già ci sono, quantomeno si impieghino per ciò “che sono”, poi, se insufficienti (forse lo saranno) si bandiscano concorsi per esterni ma in seconda battuta!
Lo Stato, la Costituzione, promuove lo studio e l’accrescimento culturale e professionale.

Pongo la questione alla Sua attenzione, come semplice spunto riflessivo e contributo di una cittadina, affinché si potrà tenere nel giusto conto, soprattutto in occasione delle riunioni e incontri con le Autorità sulla questione, le esigenze di valorizzazione e tutela di questa minoranza di persone, altamente qualificate, che, magari, per esigenze familiari, economiche, per il raggiungimento dei limiti di età o per occasionalità si è trovata a ricoprire un ruolo inferiore alle proprie potenzialità delle quali sicuramente lo Stato si avvantaggerebbe, impiegandole in modo più proficuo.
Data la SPENDING REVIEW di cui si parla tantissimo, che senso ha bandire ancora concorsi (costosi) esterni per Funzionari o Ufficiali ogni anno? Almeno, prima di farlo, si attinga a chi è già un poliziotto e ha le attitudini per diventare Funzionario! (questo, mi par di capire, è il senso della Legge numero 124 del 2015).
Loro sarebbero felicissimo di farlo!
Così, CONTEMPORANEAMENTE, si accontenterebbe il senso della legge delega e pure i lavoratori interessati, a costo zero!
La legge delega infatti parla di PROFESSIONALITA’, MERITO e di PROGRESSIONE DI CARRIERA.
Mi pare logico pensare alle figure di cui Le ho parlato: per essi si potrebbe pensare alla loro progressione di carriera attraverso un concorso interno per soli titoli (quindi, ripeto, a costo “zero”) per uno speciale ruolo di Funzionari o Ufficiali, risparmiando in termini di spesa per l’organizzazione di concorsi pubblici per ulteriori esami.
Il fatto che però, stimo, si tratti davvero di pochissimi dipendenti (con quei requisiti e, ovviamente, non ancora Funzionari o Ufficiali) faciliterebbe il compito agli Organi di Governo che, come dice la Legge Delega, deve sempre tener conto della PROFESSIONALITA’ e MERITO, utilizzando suppongo criteri trasparenti e obiettivi (un’abilitazione all’esercizio di un’importante e utile professione credo che lo sia).
Non essendo del mestiere, mi domando: quanto spende un’amministrazione per le consulenze, pareri, attività didattica da affidare a un Medico, un Commercialista, un Ingegnere, un Avvocato? Perché non creare un ruolo a sé stante? Le professionalità ci sono e sono già pagate per questo, sono già in organico!
Il concorso dovrebbe essere per soli titoli perchè non avrebbe costi (risparmio di spesa pubblica), sarebbe molto rapido e poi, sinceramente, sono stata vicina a mio marito quando si è preparato per gli esami da Avvocato: sono molto difficili e impegnativi (tirocinio, aggiornamento, studio continuo, prove scritte, orali ecc.). Sarebbe uno spreco di denaro pubblico “riesaminare” ad esempio un Medico, non crede?
E’ una minoranza infinitesimale, sono “mosche bianche”, ma proprio per questo occorre tutelarle. Singolare sarebbe non farlo, soprattutto oggi in questi tempi così difficili per tutti!
Quindi, sarebbe coerente con l’attuale e intero sistema che diventino Funzionari o Ufficiali IN QUANTO ABILITATI MEDICI (tanto basta!), IN QUANTO ABILITATI INGEGNERI, IN QUANTO ABILITATI AVVOCATI (tanto basta) e via discorrendo… (mi viene da pensare a qualcosa che ho letto e di cui si è parlato tempo fa anche in TV relativamente ai Cappellani, ma forse mi sbaglio, per i quali basta il “titolo” – la laurea – e la “nomina dall’alto” dopo un colloquio perchè siano direttamente Funzionari o Ufficiali. Un medico, un avvocato, un ingegnere, NON SOLO è laureato, ma ha dovuto sostenere durissime prove per essere ABILITATO!).
Sarebbe bene valorizzare quei soggetti, utilizzandoli per le loro potenzialità “COMPRESSE” (in un ruolo non consono alla loro professionalità, come dice la legge 124), non facendo in modo che credano neanche per un istante che l’amministrazione non pensi adeguatamente a loro o, peggio ancora, che riflettano sull’ipotesi di dimettersi.

Ecco, io ho pensato a questo “per riempire i concetti di PROFESSIONALITA’ E MERITO”, coniugando le due esigenze di riduzione della spesa pubblica e di valorizzazione dei poliziotti: personale non ancora funzionario/ufficiale laureato prima dell’arruolamento e abilitato a professioni di cui la pubblica amministrazione si avvale (medici, ingegneri) che attraverso una semplice selezione per soli titoli (costo zero) venga avviato a incarichi superiori.
E’ un’opinione (opinabile), giusta o sbagliata, per me è logica.

Con grande e sincera stima,

(una cittadina)

Grazie e buon lavoro.

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