Roma, 05 Dic 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Leggiamo di seguito. – NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, una mobilità provinciale che si discosti in maniera così netta dai criteri di quella nazionale; NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, una mobilità provinciale più complessa di una nazionale;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che i criteri d’assegnazione nazionali per le leggi speciali non vengano tenuti in considerazione nella mobilità provinciale;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, una mobilità provinciale fatta dopo una mobilità nazionale, quando in tutti i comandi d’Italia, al contrario, la mobilità degli “anziani” precede quella nazionale; NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che il requisito dell’anzianità di servizio e quindi l’ordine in ruolo venga scavalcato dall’”anzianità di comando”;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che per una assegnazione definitiva bisogna passare per tre mobilità temporanee e che tra queste e la definitiva passino anni; NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che i criteri valevoli per la mobilità primaria, cambino per quella secondaria e così via;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che i lavoratori vengano spostati d’ufficio senza un contraddittorio;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che posti non presenti nelle tabelle, appaiano miracolosamente nell’assegnazione dei più giovani assegnati ancora temporaneamente;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che una mobilità possa modificare i posti in pianta organica;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che la mobilità venga spesso effettuata a ridosso delle festività, quando le ferie del personale sono state già pianificate;
NON E’ NORMALE CHE SIA NORMALE, che vengano assegnati d’ufficio posti in via definitiva non presenti nelle tabelle e senza aver fatto una benché minima ricognizione; L’articolo completo prosegue qui >>> https://vigilidelfuoco.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=106614&cHash=b7039ddd39&MP=63-607