23 novembre 1980: “Mio padre, Vigile del Fuoco nell’80. Lo rivedemmo dieci giorni dopo la scossa del 23 novembre”

Roma, 23 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – “I Vigili del fuoco sono stati sempre protagonisti in tutte le grandi calamità che hanno colpito la nostra Nazione e sempre saranno al fianco della gente bisognosa di aiuto”. (Segue articolo). – “Sono passati 40 anni da quell’evento, ma i ricordi non sono minimamente scalfiti. Voglio dare una testimonianza personale di quei tempi. Mio padre era un Vigile del Fuoco del Comando di Avellino e, come sempre quando montava di sera, scese da casa intorno alle ore 19.25”.

Pellegrino Iandolo, capo reparto dei vigili del Fuoco di Avellino, ricorda con precisione quei momento del terremoto del 23 novembre 1980.

“Fece appena in tempo a superare via Generale Cascino, nei pressi di piazza della Libertà, quando vide, alle sue spalle, i palazzi crollare. Con non poche difficoltà riuscì a raggiungere la vecchia caserma in via Annarumma: noi della famiglia non lo rivedemmo che dieci giorni dopo.

I suoi racconti erano lucidi e precisi, nei primi momenti non si ebbe la percezione della gravità della situazione e i vigili intervennero, anche a piedi, in centro città, a portare l’opera di soccorso, spesso a mani nude”.

“Il giorno successivo al sisma – ricorda ancora Iandolo – gli fu comandato di accompagnare le sezioni operative dei colleghi provenienti dal nord dell’Italia, nelle aree maggiormente colpite di Lioni, Conza Della Campania e Teora.

Ci descrisse quel che vide ed io lessi nei sui occhi lo stesso stupore che ho provato il 6 aprile del 2009, allorquando fui ad Onna, una frazione della città dell’Aquila, e vidi il crollo di ogni costruzione”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.irpinianews.it/mio-padre-vigile-del-fuoco-nell80-lo-rivedemmo-dieci-giorni-dopo-la-scossa-del-23-novembre/

Condividi questo post