Afghanistan, Siria e Libia:Tre simboli delle crisi internazionali

Roma, 01 Nov 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gian Micalessin – i destini di questi paesi, ma anche sulle sorti dell’Italia e sugli interessi dei suoi cittadini. (Segue articolo). – Afghanistan, Siria e Libia ovvero tre simboli delle crisi internazionali diventati dei punti interrogativi anche per la politica estera e di difesa del nostro paese.

In Afghanistan dal 2002 ad oggi l’Italia ha investito più di otto miliardi di euro, oltre alle vite di 53 militari e al sangue di 650 feriti. A cos’è servito? A cosa punta la permanenza dei 900 soldati italiani ancora presenti a Herat e dintorni? A che serve lasciarne solo 700 come proposto dal governo giallo-verde nell’ambito della politica di tagli alle spese militari? Sono questioni essenziali per l’Italia a cui deve saper rispondere non solo chi governa, ma anche chi fa informazione.

Mantenere una presenza nel paese degli aquiloni ha un senso solo nell’ambito di una strategia politico militare legata all’interesse nazionale.

Se è nostro interesse restare in Afghanistan nel nome degli impegni Nato allora questa nostra presenza costosa, prolungata nel tempo e quantitativamente elevata (il nostro contingente è il più numeroso dopo quello statunitense) deve esser compensata con accordi economici in loco o accordi politici capaci di garantire attraverso la Nato i nostri interessi in zone geo-strategiche per noi più cruciali come il Mediterraneo centrale e il Nord Africa.

Ma tutto questo deve venir anche raccontato. Se i media non spiegano le ragioni della nostra presenza in Afghanistan e il contesto in cui operano i nostri militari il pubblico ben difficilmente ne comprenderà l’importanza e le conseguenze nell’ambito di una strategia globale. Per questo, cari lettori, chiediamo il vostro aiuto per tornare in Afghanistan. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/afghanistan-libia-siria/

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