Assalti ai blindati con le armi. La scoperta dei collegamenti tra Gianni “Caddina” e gli addetti alle demolizioni di armi del “Cerimant” di Padova ha aperto una squarcio inquietante sulla straordinaria potenza di fuoco della criminalità, non solo sarda.

 

Roma, 20 apr 2017 – Kalashnikov, mitragliette Skorpion e anche le sofisticatisisme israeliane Uzi e poi i fucili mitragliatori in uso alle forze armate italiane, senza dimenticare pistole di diverso calibro ed esplosivo. Questa la straordinaria potenza di fuoco messa in mostra dai rapinatori che hanno assaltato decine di furgoni portavalori e caveau di istituti di vigilanza in tutta la Sardegna negli ultimi 10 anni. Armi sofisticatissime che non sono facilmente reperibili neppure nel fiorente mercato clandestino. E invece i banditi sardi ne hanno sempre sfoggiato in quantità industriale, quasi che avessero una fabbrica tutta per loro a disposizione. http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2017/03/31/news/assalti-ai-blindati-con-le-armi-di-caddina-1.15123328?refresh_ce

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