Carabinieri: “Siamo stanchi di morire per dare sicurezza!”

Roma, 02 Ago 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Romeo Vincenzo – Quando tutti dormono il criminale è in giro e si trova la pattuglia dei carabinieri a dover combattere da sola crimine e criminali. Siamo stanchi. Segue. – Mario, vice brigadiere nei Carabinieri, da poco trentacinquenne e da poco piu’ di un mese sposato. Un momento felice della sua vita che aveva coronato il sogno di portare all’altare la sua compagna.

Solare e positivo su tutto. Amava il suo ruolo sociale in divisa nera a bande rosse e non solo. Riprende il servizio da poco piu’ di una settimana di rientro dal viaggio di nozze. Tanta energia e tanta voglia di continuare ad essere un riferimento per i cittadini della capitale in quell’area di Roma che chiede sempre quell’attività quotidiana di prevenzione e di garanzia dell’ordine e della sicurezza. E’ notte e tutti dormono.

Una pattuglia dei carabinieri vigila e tra i compiti gli viene dato quello di ricercare due malfattori che avevano in atto la restituzione di un oggetto di furto in cambio di danaro. All’improvviso trovano due sospetti, probabili autori di quel reato.

Li controllano e all’improvviso scatta una reazione violenta e armata di coltello da parte del malfattore. Il carabiniere non ha ucciso, è stato ucciso. Ma non fà notizia un carabiniere che muore accoltellato. Il sacrificio di mario colpisce tutti gli operatori di sicurezza d’Italia, in particolare su Roma.

Le pattuglie della polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale si recano davanti al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e fanno suonare le sirene delle auto. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.pianetacobar.eu/news/NewsDetail.aspx?Id=1209

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