Udine, 01 Nov 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – (Fonte Stato Maggiore Esercito) – La Cavalleria italiana onora una delle pagine più importanti della storia del nostro Paese. (Segue articolo). – Nei giorni 29 e il 30 ottobre 1917, in un piccolo villaggio del Friuli chiamato Pozzuolo, poco meno di mille valorosi soldati italiani riuscirono a rallentare, per ventiquattro ore, 2 Divisioni tedesche e austriache consentendo così all’intera III Armata, e all’Italia tutta, di avere il tempo per attestarsi sul fiume Piave, premessa per la Vittoria.
Alla storica impresa parteciparono 5 Squadroni dei Reggimenti “Genova Cavalleria” (4°) e “Lancieri di Novara” (5°) con qualche compagnia della Brigata Bergamo.
Nelle giberne munizioni per sole due ore di combattimento, una mitragliatrice italiana contro dieci armi automatiche dell’avversario, un rapporto di forze di uno a dieci, rifornimenti inesistenti, cinque cariche all’arma bianca e la metà della forza rimasta sul campo.
La 2ª Brigata di Cavalleria a Pozzuolo la mattina del 30 ottobre inquadrava nei suoi ranghi 968 uomini fra Ufficiali, Sottufficiali e truppa, alla sera ne rimanevano solamente 501, quindi fra morti e dispersi aveva perso quasi metà dei suoi effettivi. Con questi numeri la legenda si fece realtà e l’Italico suolo fu salvo.
All’alba del 30 ottobre il primo contatto col nemico fu preso da due pattuglie del Genova Cavalleria, a nord dell’abitato di Pozzuolo.
Verso le 11,00, l’avanguardia della 117ª divisione tedesca effettuò il suo primo attacco in forze, ma venne respinta dalle mitragliatrici e dal 2º squadrone del Genova Cavalleria.
Verso le 12,00 l’attacco venne rinnovato con maggiori forze, ma fu ancora respinto, questa volta alla baionetta e un successivo tentativo di aggiramento da parte delle forze tedesche fu sventato con una carica del 4º Squadrone del Reggimento Lancieri di Novara. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/104-anniversario-di-Pozzuolo-del-Friuli-211030.aspx