Come i droni possono rivoluzionare il soccorso incendi

Roma, 21 Apr 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Lorenzo Fantoni – Durante un evento a Enschede, in Olanda, DJI ha mostrato le potenzialità della fotocamera Zenmuse XT2, un potente strumento in grado di aiutare le forze di pronto intervento e di ricerca di persone scomparse. La Zenmuse XT2 è una doppia fotocamera in grado di sovrapporre la visione termica a quella in 4k per mostrare le fonti di calore all’interno di un edificio o in un bosco attraverso una serie di filtri che permettono la facile individuazione dell’origine di un incendio o di identificare chiaramente una persona dispersa in un ambiente esterno o in mezzo al fumo. Quella dei droni è una rivoluzioni costante e quasi fin troppo silenziosa. La loro diffusione sempre più capillare in alcuni settori ha permesso non solo nuovi punti di vista nel mondo del cinema e della fotografia, ma ha permesso nuovi approccio nel campo dell’edilizia e della manutenzione. Ci sono cantieri in cui attraverso i droni vengono create mappe tridimensionali dell’area che poi sono gestite da macchine automatizzate per il movimento terra, ettari e ettari di coltivazioni che vengono analizzati in ore e non in giorni, esistono leghe sportive per le cose tra droni. La figura stessa di una persona specializzata nel pilotarli è qualcosa che fino a poco tempo fa non esisteva neppure e si stima che entro il 2050 in Europa i droni creeranno circa 150.000 posti di lavoro, una stima che forse andrà vista al rialzo perché già oggi i piloti sono come minimo 30.000 e non esiste un registro unico per censirli. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lastampa.it/2018/04/20/tecnologia/come-i-droni-possono-rivoluzionare-il-soccorso-incendi-Ov4vngRmN7vftKOrnhPI1L/pagina.html

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