Coronavirus: Bergamo, le bare sui camion militari

Bergamo, 20 Mar 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Birolini – Le salme verso l’Emilia per essere cremate. Segue. – Il cupo lamento dei motori strappa la coltre di silenzio che avvolge la via Borgo Palazzo deserta. Sono da poco passate le dieci della sera, la gente si affaccia alle finestre.

Qualcuno punta lo smartphone e scatta un’immagine che resterà tristemente nella storia. Trenta camion dell’esercito in ordinata fila percorrono lentamente il percorso che va dal cimitero al casello dell’autostrada.

Trasportano 65 bare che Bergamo non può più seppellire, che non riesce più nemmeno a cremare. I militari le scorteranno a Modena e Bologna, poi le ceneri torneranno dai loro cari.

E’ l’unica processione funebre che la città può permettersi. Dalla finestra la gente guarda, piange. Le lacrime scendono silenziose, i padri nascondo il volto tra le mani per non farsi vedere dai figli.

Bergamo soffre in silenzio, prova a tenersi tutto dentro come sempre ha fatto. Ma è un dolore troppo forte stavolta. In pochi minuti tracima sui social, tra reazioni di sgomento e incredulità.

“Non posso credere che stia succedendo” scrive qualcuno. Arrivano messaggi da tutta Italia. Iniziano a chiamare amici, colleghi che non sentivi da una vita. “Vi siamo vicini, vi vogliamo bene. Resistete”.

Poi partono le condivisioni, l’istantanea del corteo militare rimbalza fino in Grecia. Da Atene scrivono: “Non vi conosciamo, ma ci dispiace tanto per quello che state vivendo”.

Ci si aggrappa anche a questo, in questi giorni e notti terribili, per non impazzire. Schiacciati tra il bollettino di guerra (ieri la provincia ha superato i 550 morti, 93 in un giorno) e la paura di vedere il virus insinuarsi anche nella tua vita.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.avvenire.it/attualita/pagine/le-bare-sui-camion-militari-bergamo-sotto-choc

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