Roma, 25 Mar 2020 – (Pubblichiamo un estratto della seguente intervista da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Francesco Bechis – Tofalo: “Dall’operazione Strade Sicure al personale civile, il comparto è in prima linea, supportato dalla Nato”. Segue. – Non solo la Sanità, anche la Difesa è in prima linea contro il coronavirus. Dall’operazione Strade Sicure ai reparti specializzati che trasportano materiale sanitario fino al personale civile impegnato a produrlo, la mobilitazione è a 360 gradi, spiega il sottosegretario del Movimento Cinque Stelle Angelo Tofalo.
Non esiste un trade-off fra Sanità e Difesa, dice a Formiche.net, il comparto è strategico, ancor di più in momenti di emergenza come quello che sta attraversando il Paese.
Tofalo, cosa sta facendo la Difesa per gestire l’emergenza? In queste ore è sotto gli occhi di tutti l’importante ruolo che sta svolgendo la Difesa. Più di 4800 uomini e donne delle nostre Forze armate sono stati impegnati nelle attività di contrasto all’emergenza sanitaria del Covid-19, che sta mettendo a dura prova l’Italia.
C’è davvero necessità di un dispiegamento di militari così consistente quando l’Operazione Strade Sicure conta già circa 7000 soldati sul campo? Ciascun uomo e ciascuna donna della Difesa, in prima linea, rappresenta una risorsa preziosa per salvare vite umane.
Ognuno ha un compito ben preciso. L’operazione “Strade Sicure” è stata rimodulata per essere più aderente alle necessità attuali, incrementando in alcune città il numero dei militari e attribuendo la qualifica di agente di pubblica sicurezza al personale delle forze armate impiegate, previo provvedimento del prefetto competente, per assicurare l’esecuzione delle misure di contenimento. L’intervista completa prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/03/coronavirus-difesa-sanita-tofalo/