Critiche dell’On. Pili sui poligoni sardi: Il punto del Gen. Nicolò Manca

Cagliari, 04 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di generale Nicolò Manca – Leggiamo di seguito. – Raggiunto da una tardiva comunicazione giudiziaria riesumante passate violazioni dell’area del Poligono di Capo Teulada, l’ex-onorevole Mauro Pili il 30 aprile ha rilasciato un’intervista ad un quotidiano locale per riprendere la sua crociata contro le calamità bibliche dovute alla presenza militare nell’Isola.

Le sue dichiarazioni mi hanno fatto sentire un Don Chisciotte in eterna lotta contro i mulini a vento; infatti da più di un decennio cerco di informare l’opinione pubblica in merito ad alcuni dati di fatto che cozzano col grido di dolore dell’ex-governatore della Sardegna chiamato a rispondere di atti su cui la magistratura (e non l’Esercito Italiano) dovrà pronunciarsi. Questi i cinque capisaldi che ritengo ogni cittadino abbia il sacro diritto di conoscere:

– primo: nei poligoni sardi non è mai stato sparato un solo colpo all’uranio impoverito;

– secondo: l’ARPAS regionale già nel 2015 dichiarò che “i livelli di radioattività nel poligono sono al di sotto dei limiti di legge. Risultati che escludono qualsiasi ipotesi di disastrato ambientale, a conferma di quanto indicato dal prof. Mario Mariani nominato dal gup di Lanusei Nicola Clivio (Unione Sarda dell’1/4/2015);

– terzo: la Procura di Cagliari già il 25/2/2011 chiuse due inchieste escludendo “che nell’area di Quirra esistano tracce di uranio impoverito”;

– quarto: già nel 2001 tre dei massimi oncologi nazionali (Franco Mandelli, Franco Nobile e Giuseppe Remuzzi) escludevano che l’UI (ribadisco: quello che non ha MAI varcato i confini dei poligoni sardi) potesse provocare tumori di alcun genere; L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/evidenza/punti-di-vista/hiroshima-nagasaki-e-capo-teulada

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