Cronaca: Morto nel 1983 sul bus militare. Dopo 37 anni ecco l’indennizzo dallo Stato

Roma, 27 Ago 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Riconosciuto dalla Cassazione lo status di vittima del dovere. (Di seguito l’articolo). – Filippo Russo, palermitano, con altri 35 giovanissimi militari di leva era sul pullman dell’Esercito che il 18 dicembre 1983 li stava portando a Torino per vedere la partita tra Juventus e Inter e che precipitò giù da un cavalcavia a Genova.

Lo Stato dovrà versare un vitalizio ai suoi parenti. Il verdetto è arrivato dopo 37 anni: a pagare saranno i ministeri dell’Interno e della Difesa. Ora, a quasi quattro decenni dai fatti, bisognerà celebrare un nuovo processo, ma solo per stabilire l’entità del vitalizio da versare ai parenti del militare morto.

I giovani militari non arrivarono mai allo stadio perché il mezzo, in pessime condizioni come è stato accertato in via definitiva, sbandò dopo un sorpasso, appena fuori da una galleria dell’autostrada Genova-Livorno, e precipitò da un cavalcavia alto circa 70 metri. Morirono in 36 e tra le vittime c’era anche Filippo Russo.

Come racconta PalermoToday, adesso la Cassazione civile ha accolto l’istanza della sua famiglia e gli ha riconosciuto lo status di vittima del dovere (equiparata quindi a quelle del terrorismo e della mafia), stabilendo che spetti quindi un indennizzo. Si tratta di un vitalizio che, dopo il rinvio dalla Suprema Corte, dovrà essere quantificato da una nuova sezione della Corte d’Appello di Palermo. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.today.it/rassegna/morto-bus-militare-juve-inter-indennizzo.html

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