Depositate denunce per anomalie al COCER

Roma, 15 settembre 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – Riscontrate presenze anomale nel Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare, denunciate alla procura competente.

La Rappresentanza Militare, ormai con il bollino della scadenza in evidenza, suscita ancora attenzioni da più parti. Noto da tempo che nel Consiglio Centrale di Rappresentanza sono presenti dei militari che seppur in ausiliaria, sono stati richiamati a ricoprire i posti che di fatto avevano lasciato nel momento in cui sono stati congedati.

Tempo fa il sindacato USAMI Aeronautica interveniva in merito, evidenziando appunto quest’anomalia con l’auspicio che tali condizioni fossero solo voci e non fatti reali, ovvero:

Ci è giunta voce, infatti, che alcuni membri del Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare dopo essersi congedati dal servizio attivo sarebbero stati richiamati dall’ausiliaria così consentendogli di percepire ancora l’indennità giornaliera di missione corrispondente a 110,00 Euro al giorno, oltre alle spese connesse. Non riuscite a crederci? Beh, neanche noi, in quanto sarebbe condotto in spregio alla stessa normativa che stabilisce che la cessazione dal servizio è al primo posto tra le cause di cessazione dal mandato.

Ora, è notorio come l’Amministrazione disponga la decadenza dal mandato per chi si trova, ad esempio, in aspettativa. Parimenti, tuttavia, lo stesso T.U.O.M. ne sancisce la cessazione in presenza del congedo.

Inoltre, giova sottolineare che normativamente l’azione di richiamo dalla categoria dell’ausiliaria riveste carattere di assoluta eccezionalità in relazione a stringenti esigenze che non possono essere soddisfatte con il personale in servizio presso l’amministrazione di appartenenza o altra amministrazione nell’ambito del comune o della provincia di residenza (art. 886 del Codice dell’Ordinamento Militare). Ci chiediamo quindi come sia possibile che vi siano richiamati, peraltro semplicemente sostituibili e che potrebbero anche comportare risparmi all’erario, che vengono inviati poi lontani dalla provincia di residenza per fare ciò che non sarebbe neanche loro previsto.

Qualora quanto sopra dovesse essere confermato sarebbe a nostro parere di una gravità inaudita, oltre che sintomatico di questo “andazzo” da noi più volte denunciato, perché è spontaneo chiedersi: a chi fa comodo questo? Ed è compito, e più precisamente dovere, di un sindacato verificare quanto accade e, se del caso, denunziarlo senza indugi. Sono le necessità del personale che rappresentiamo che ce lo impongono, affinché si eviti che questa “ambigua” forma di rappresentatività continui a sostituirsi alle associazioni sindacali e la si faccia persino partecipare al rinnovo del contratto.

A distanza di tempo, pare che queste voci dopo tutto non erano solo basate sulla fantasia di qualche fazioso bontempone, ma che fossero più che ipotesi tanto che alla fine è stata depositata una denuncia per chiedere un approfondimento in merito.

Invero, anche Comellini Sindacato dei Militare, come USAMI Aeronautica, si interessa alla vicenda e presenta la denuncia sulla mancata decadenza del militare in ausiliaria. La scelta di depositare la denuncia, arriva dopo una serie di richieste di chiarimenti fatte a diverse autorità, tra cui il Ministro della Difesa e Vertici Militari, senza ricevere alcuna risposta in merito che smentisse tale situazione. Così, dalle parole ai fatti, depositate le denunce:

Questa mattina l’Avvocato A. F. del Foro di Foggia ha depositato presso la competente Procura della Repubblica una dettagliata denuncia con la quale abbiamo chiesto all’Autorità Giudiziaria di accertare la regolarità della partecipazione alle riunioni del Consiglio Centrale della Rappresentanza militare di un militare in ausiliaria in servizio presso il 32° Stormo dell’Aeronautica Militare. Nei prossimi giorni il nostro legale provvederà a depositare altre due denunce, presso le Procure di La Spezia e Novara, relative alla posizione di altri due militari nei cui confronti, pur essendo questi in congedo nella posizione di ausiliaria, ad oggi non sarebbero stati adottati i previsti atti di decadenza anticipata dalla carica di delegato della Rappresentanza militare.

Il comunicato del Sindacato dei Militari si completa con una ulteriore evidenza sui costi sostenuti, ovvero, rende noto che il Ministero della Difesa dal 1 luglio 2018 fino al 24 maggio di quest’anno, per le sole spese di missione, viaggio, vitto e alloggio corrisposte ai 63 militari membri del Cocer, ha speso oltre 4,7 milioni di euro. Tra questi 63 militari uno ha ottenuto rimborsi per oltre 200mila euro; quindi oltre 3.400 euro al mese che si aggiungono alla normale retribuzione.
Alla luce di quanto precede, in attesa che la nostra denuncia faccia il suo corso, appare doveroso richiamare ancora una volta i vertici militari e il Ministro Crosetto ai loro doveri di alta vigilanza sulle questioni che investono la Rappresentanza militare e i suoi membri, ciò anche per evitare il ripetersi di procedimenti penali e processi che anche nel recente passato si sono conclusi con pesanti condanne a carico di taluni esponenti del Cocer.

Continua la lettura seguendo il link >>> : https://lnx.sindacatodeimilitari.org/cocer-comellini-sindacato-dei-militari-presentata-denuncia-sulla-mancata-decadenza-militari-in-ausiliaria/

Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.usami-aeronautica.it/notizie/contratto-ff-aa.html

 

Ricevi direttamente sul tuo cellulare i nostri articoli

clicca qui sotto per unirti alla comunità www.forzearmate.org

Seguici su Telegram unisciti al canale sideweb e forzearmate.org

Condividi questo post