Ucraina: la Marina Militare da ricostruire, opportunità per l’Italia

Roma, 15 settembre 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – Da quando è iniziata la Guerra tra Russia e Ucraina, la Marina Militare di quest’ultima in poco tempo è stata annientata, ora serve ricostruirla.

A quasi 20 mesi dall’inizio dell’intervento russo in Ucraina le forniture militari occidentali a Kiev sono state finora concentrate soprattutto su equipaggiamenti terrestri o per la difesa aerea basata a terra.

In termini aeronautici, in attesa degli annunciati F-16 di seconda mano, il supporto fornito dall’Occidente ha riguardato aerei da combattimento di tipo russo/sovietico (Mig 29 e Su-25), elicotteri quasi tutti del tipo Mil 8/17/24 e solo in pochissimi casi di costruzione occidentale (3 Sea king ex Royal Navy e alcuni UH-70) oltre a pezzi di ricambio e armi imbarcate di costruzione statunitense o europea comprendenti razzi aria-terra, missili antiaerei, bombe JDAM, missili da crociera Storm Shadow/SCALP e anti-radar HARM.

La Marina Ucraina, già irrilevante o quasi in termini di capacità belliche alla vigilia dell’attacco russo, ha di fatto cessato di esistere dopo i primi mesi di conflitto perdendo nel maggio di quest’anno nel porto di Odessa l’ultima unità in servizio, la Yuriy Olefirenko (nella foto sotto), unità da sbarco tipo Polnocny.

Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.analisidifesa.it/2023/09/la-ricostruzione-della-marina-ucraina-unopportunita-per-litalia/

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