Difesa europea: Al governo, attenzione a fare le scelte giuste

Roma, 15 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – L’esecutivo giallorosso dovrà dedicare una particolare attenzione a ciò che si muove nel campo della Difesa europea. (Segue articolo). – Era l’11 agosto di tre anni fa, quando su Repubblica e sul quotidiano francese Le Monde l’attuale commissario europeo per gli Affari economici, allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni firmava, insieme alla collega della Difesa Roberta Pinotti, una lettera per lanciare la volata alla “Schengen della difesa”.

Si trattava dell’invocazione più autorevole, fino ad allora pervenuta, per la Difesa europea, dalla Pesco ai nuovi strumenti di finanziamento per i progetti delle industrie del Vecchio continente.

I PROGRESSI. Oggi, dopo tre anni, la Difesa comune è quasi realtà. I dettagli e le regole del nuovo Fondo (Edf) sono stati definiti e ci si prepara a stanziare 13 miliardi di euro per il prossimo quadro finanziario pluriennale 2021-2027.

In più, al vertice della Commissione europea è arrivata Ursula von der Leyen, ministro della Difesa tedesca per sei anni, tra le protagoniste (insieme alla stessa Pinotti) del trio franco-tedesco-italiano che ha promosso il processo di integrazione nel campo, sintetizzato nelle iniziative dell’ormai ex Alto rappresentante Federica Mogherini.

Insomma, alla guida della Commissione c’è una politica che di Difesa se ne intende. Tra l’altro, avrà nella sua squadra Sylvie Goulard, la francese che si è aggiudicata il Mercato unico con responsabilità anche sulla nuovissima (e a lungo invocata) Direzione generale per Difesa e Spazio.

Anche la Goulard, sebbene solo per un mese, è stata ministro della Difesa, un ulteriore segnale dell’attenzione che il nuovo esecutivo comunitario darà al comparto. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2019/09/difesa-europea-governo/

 

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