Roma, 23 maggio 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Gli Stati Uniti sanno bene che l’evoluzione dello strumento militare passa inevitabilmente dalla tecnologia e dagli accorsi industriali strategici, concetto valido anche per l’Italia.
I prossimi dieci anni saranno decisivi per la competizione geostrategica tra superpotenze, una gara che si deciderà in particolare sul campo della tecnologia e della ricerca scientifica anche nel campo della Difesa. Mantenere il vantaggio competitivo in questi campi, infatti, sarà l’elemento-chiave alla base della deterrenza e, di conseguenza, della sicurezza globale.
A dirlo è il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che ha rilasciato di recente la propria Strategia nazionale per la scienza e la tecnologia della Difesa. Un documento nel quale il Pentagono ha raccolto le sue priorità e obiettivi in vista delle crescenti instabilità a livello globale. Già nella National security strategy e nella National defense strategy, Washington aveva registrato che “l’accelerazione del progresso tecnologico e dell’innovazione sono elementi-chiave per garantire la sicurezza nazionale a lungo termine” e che gli Stati Uniti “devono prendere provvedimenti per preservare la leadership e contrastare i concorrenti che hanno preso di mira direttamente questo vantaggio”.
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