Eliminazione dell’ergastolo ostativo: Il Gen. Governale critica la pronuncia della Corte europea

Roma, 18 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Beppe Boni – Governale: “Attenuare l’attuale legislazione significa annacquare la capacità di contrasto alla mafia. I clan non aspettano altro”. Segue. – Ha seguito minuto per minuto, come si fa dalla cabina di regia, l’operazione che a Reggio Emilia ha portato al sequestro di beni per 10 milioni ad un boss della ‘ndrangheta cutrese, Antonio Muto, condannato a 12 anni nel maxi processo AEmilia, il filone che ha svelato trame, affari, infiltrazioni e legami con la politica e l’economia sull’asse Modena, Reggio Emilia e Parma.

Il generale Giuseppe Governale, direttore della Direzione investigativa antimafia, ricorda che il sequestro dei beni “rimane uno degli strumenti più efficaci nella lotta ai clan”. Idem per il carcere duro, a cui sono sottoposti terroristi e mafiosi come Michele Zagaria, boss dei Casalesi.

La Corte europea vuole eliminare l’ergastolo ostativo, cioè il carcere duro. Si può fare? “Attenuare l’attuale legislazione significa annacquare la capacità di contrasto alla mafia. I clan non aspettano altro. La richiesta di ammorbidire il 41 bis era contenuta anche nel Papello di Totò Riina.

Quando si disse che Bernardo Provenzano e Riina dovevano morire in carcere non era per ledere la dignità dell’uomo. Ma se con una sentenza si decide di fare una cosa va fatta. Bisogna essere credibili verso la mafia e verso la società civile”.

Col processo Aemilia (118 condanne) la mafia calabrese ha perso terreno al nord? “Eviterei schematizzazioni. E la guardia non va mai abbassata perché l’organizzazione ha uno spirito molto combattivo. E’ un sistema che sfrutta disattenzione, sottovalutazione e burocrazia farraginosa per agire sulla corruzione. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.quotidiano.net/cronaca/generale-governale-dia-1.4836744

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