Emergenza Covid-19: Gestione e malagestione in ambienti chiusi come le navi

Roma, 15 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di David Rossi e Gino Lanzara – Chi lavora nelle FFAA dovrebbe leggere questa intervista. Segue. – I lettori hanno seguito su Difesa Online e sugli altri media i massacri di anziani nelle RSA, ma anche nei centri di dialisi e negli ospedali, così come il dilagare della pandemia sulla nave da crociera Diamond Princess e sulle portaerei nucleari USS Roosevelt (foto) e Charles De Gaulle.

In queste ultime il COVID-19 ha provocato un danno strategico importante per il mondo occidentale: in altri tempi, avrebbe potuto trovare il blocco sovietico pronto a reagire. Stavolta, Russi, Cinesi e Iraniani tengono le loro flotte in porto per paura della pandemia.

Abbiamo deciso di parlare dei rischi di diffusione del coronavirus in ambienti chiusi come le navi, delle strategie di gestione del rischio e di altre problematiche relative al Sars-Cov2 col dott. Pasquale Mario Bacco. Ne è venuto fuori un colloquio che riteniamo molto significativo…

Rossi: Parliamo del caso della Diamond Princess, un ambiente chiuso tenuto in isolamento per quasi un mese prima che il mondo aprisse gli occhi sui pericoli della pandemia. Quanto ha influito sulla conoscenza del COVID-19?

Il virus era già sicuramente conosciuto prima delle date che noi abbiamo: quindi, il caso della Diamond Princess non ha aggiunto niente di specifico. Per le conoscenze sul virus sono stati fondamentali gli studi in vitro in laboratorio.

Rossi: Secondo l’OMS (e più modestamente anche Difesa Online) oltre la metà delle morti in Europa sono avvenute nelle RSA. Come circola il virus in questi ambienti? L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/evidenza/interviste/coronavirus-gestione-e-malagestione-delle-navi-chi-lavora-nelle-ffaa-dovrebbe

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