Roma, 22 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – All’interno l’informativa di Conte. Segue. – “Siamo nella condizione di attraversare la “fase 2” con fiducia e responsabilità. In questa fase, più che mai, rimane fondamentale, anche quando siamo all’aperto, il rispetto delle distanze di sicurezza e, ove necessario, l’utilizzo delle mascherine.
Non è ancora questo il tempo dei party, delle movide e degli assembramenti. Occorre fare attenzione perché esporre se stessi al contagio significa esporre al contagio anche i propri cari”.
Così il premier Giuseppe Conte nell’informativa di questa mattina in Aula alla Camera sulla fase 2. Rischio calcolato di nuovi contagi. “Abbiamo predisposto un accurato piano nazionale di monitoraggio, che ci consente – sulla base delle informazioni quotidiane che sono tenute a trasmetterci le Regioni – di disporre di un quadro dettagliato della curva epidemiologica, fondato sull’incrocio di una nutrita serie di parametri.
Questo piano – ha spiegato il premier – ci permetterà di intervenire, se necessario, con misure restrittive nel caso in cui, in luoghi specifici, dovessero generarsi nuovi focolai.
Siamo consapevoli che l’avvio della nuova fase potrebbe favorire, in alcune zone, l’aumento della curva del contagio, un rischio che però abbiamo calcolato e che terremo sotto osservazione. Dobbiamo accettare questo rischio, non possiamo fermarci in attesa di un vaccino.
Altrimenti non saremo mai nelle condizioni di ripartire e ci troveremo con un tessuto produttivo, un tessuto sociale irrimediabilmente compromesso. Non ci possiamo permettere di protrarre l’efficacia delle misure limitative per un tempo indefinito”.
Tamponi. “Nell’avviare la fase 2, non confidiamo soltanto nell’autodisciplina dei singoli. Abbiamo definito, in queste settimane, un articolato sistema di controlli e interventi degli andamenti epidemiologici, affidato alla ormai ricorrente formula del ‘testare, tracciare e trattare’. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=85452