Esercito Europeo tra illusione e realtà all’ombra della NATO

Roma, 8 aprile 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – L’Unione Europea vorrebbe dotarsi di un esercito proprio per proporre una difesa alternativa a quella dei singoli stati membri, è realizzabile, ma con la presenza della nato sembra utopia.

Quando il Patto Atlantico fu firmato, il 4 aprile 1949 a Washington, erano 12 i Paesi che s’impegnavano nella mutua difesa in caso di aggressione da parte dell’Urss, l’unico nemico che all’epoca faceva paura. Sulle macerie della seconda guerra mondiale, il nucleo di una nuova e pacifica Europa, di cui anche l’Italia faceva parte, capiva l’importanza “deterrente” dell’alleanza con gli Stati Uniti. Sotto l’ombrello nordamericano, nessun regime comunista avrebbe osato attaccare con le sue truppe l’Europa libera e democratica. Pur con ricorrenti minacce e rischi di una terza catastrofe universale per fortuna scongiurata, quel modello del “tutti per uno, uno per tutti” ha procurato decenni di pace al mondo occidentale. Al punto che, con la caduta del muro di Berlino nel 1989 e la dissoluzione dell’Urss, l’Alleanza appariva sempre più un rimasuglio armato e sempre meno amato del tempo che fu.

Settantacinque anni dopo, l’Atlantismo ricorda la sua fondazione e la sua esistenza che s’è, al contrario delle rosee previsioni di inutilità e pensionamento, ampliata e rinvigorita. La guerra che Putin ha scatenato due anni fa contro l’Ucraina, ha portato persino due Stati storicamente neutrali, la Svezia e la Finlandia, a rifugiarsi sotto il tetto della Nato. Che oggi conta su 32 Nazioni, 29 delle quali europee (più la Turchia).

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