Esteri: Trappola ucraina contro Nato e Stati Uniti

Roma, 08 Feb 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Mirko Mussetti – Il trasferimento in atto questi giorni di uomini e sistemi d’arma moscoviti nel “cuneo bielorusso” completa a nord l’aggiramento militare dell’Ucraina. (Segue articolo). – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha esternato in più occasioni la preoccupazione americana di un “imminente” intervento militare della Russia ai danni dell’Ucraina.

La massiccia concentrazione di mezzi e truppe nei distretti più occidentali della Federazione e la discreta occupazione della Bielorussia non possono né essere ignorate né derubricate a normali manovre d’addestramento/ispezione delle forze armate moscovite. Eppure il dossier ucraino presenta più rischi che opportunità per l’America e l’Alleanza Atlantica.

La valigia senza manico. A Washington ne sono certi: Mosca ha intuito il bluff americano sui destini di Kiev. Le promesse della “rivoluzione della dignità” sono infrante, la “battaglia di Euromaidan” (febbraio 2014) si è rivelata una mossa tattica non coperta da un solido costrutto strategico.

Per i decisori moscoviti, le reiterate parole del presidente americano sul non invio di truppe statunitensi a difesa dell’Ucraina sono un’ammissione lampante: l’ex paese sovietico è sacrificabile e la sua integrità non rientra tra gli obiettivi preminenti dell’immenso impero americano. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg non può che accodarsi al cauto (o infingardo) orientamento della Casa Bianca: la vasta nazione sarmatica non è oggettivamente difendibile.

L’Ucraina senza Crimea è come una valigia senza manico. Un gravoso e scomodo fardello che la Nato si è trovata fra le braccia, destinato inevitabilmente a cadere. L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.insideover.com/guerra/trappola-ucraina-contro-nato-e-stati-uniti.html

 

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