Estero: la Groenlandia che fa gola alle potenze globali

Roma, 11 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Mauri – La Groenlandia offre degli approdi strategici per la navigazione dall’Oceano Atlantico verso il Pacifico. Seguiamo. – La Groenlandia con i suoi oltre 2 milioni di chilometri quadrati incastonati nel Mar Glaciale Artico ha sempre rappresentato una terra di frontiera ed oggi, con i cambiamenti climatici e geopolitici attualmente in atto, lo è ancora.

Oltre agli aneliti di indipendenza, quasi totalmente ottenuta dalla Danimarca, di Nuuk, si annovera di recente un attivismo particolarmente accentuato da parte di potenze straniere che vedono nella terra dei ghiacci un fondamentale terreno di conquista.

Oltre agli Stati Uniti, che nell’isola mantengono ancora una forte presenza militare erede dei tempi della Guerra Fredda in cui la Groenlandia faceva parte della famosa Dew Line (Distant Early Warning) ovvero di quella catena di radar di scoperta per tracciare i bombardieri dell’Unione Sovietica, anche la Russia e la Cina si sono dimostrate interessate ad estendere il loro braccio in quelle terre per diversi motivi.

Perché la Groenlandia fa gola alle potenze globali? Ora che il governo di Nuuk sta cercando una sempre maggiore indipendenza da Copenaghen altre nazioni si stanno facendo avanti per costruire infrastrutture e per accaparrarsi le risorse minerarie dell’isola, rese più facilmente disponibili dal riscaldamento globale che, come vedremo in seguito, porta con sé un altro fattore geopolitico non secondario. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/quellaeroporto-groenlandia-sta-preoccupando-la-nato/

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