Estero: La nuova arma della Cina, sciami di droni kamikaze

Roma, 19 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Sono piccoli (circa un metro), si lanciano da elicotteri o veicoli, volano in formazione e piombano sull’obiettivo. (Di seguito l’articolo). – Sciami di droni, lanciati a decine da veicoli o elicotteri e capaci di muoversi in formazione tramite intelligenza artificiale, per poi scagliarsi su obiettivi indipendenti ed esplodere. È la nuova arma dell’Esercito popolare di liberazione, testata a settembre e ripresa in un video ben pubblicizzato sui vari media di Pechino a diffusione globale.

Oltre la propaganda, il Dragone è da anni impegnato nello sviluppo di piccoli velivoli a pilotaggio remoto per usi militari. Anche negli Stati Uniti (e nella Nato) il tema è fortemente attenzionato, ritenuto tra gli ambiti più rilevanti della guerra del futuro.

LA STRATEGIA. Il test sullo sciame di droni è stato condotto a settembre, ripreso in un video pubblicato dalla China academy of electronics and information technology (Caeit), controllata della China Electronics technology group corporation (Cect), uno dei colossi pubblici che lavorano su tecnologie “disruptive” applicate in ambito militare.

Secondo un “insider” ripreso dal South China Morning Post, il drone-suicida in questione sarebbe frutto della “strategia di fusione civile-militare” di Pechino, indirizzo strategico che propone il rafforzamento della collaborazione tra ricerca, industria e forze armate.

I DRONI DI PECHINO. La Cect riportò già a giugno del 2017 un test in sciame di 120 droni ad alla fissa. Quattro mesi dopo rese noto un ulteriore test con 200 quadricotteri. I velivoli del nuovo video sembrano però più simili al CH-901, anch’essi lanciati da tubolari e apparsi per la prima volta nel 2016.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/10/sciami-droni-kamikaze-cina/

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