Estero: Non dimentichiamoci della Libia

Roma, 20 Apr 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – da congedatifolgore.com – di Corrado Corradi – Seguiamo. – La mente concentrata sugli effetti del covid-19 e sui possibili effetti della prevedibile crisi finanziaria del post emergenza, in Libia i turchi si danno da fare, sostengono il GNA (Governo di accordo nazionale) del fratello musulmano Al Sarraj e questo, con il suo esercito (lo LNA = Libian National Army) riconquista i territori a ovest di Tripoli precedentemente conquistati dal Gen. Haftar arrivando fino ai confini con la Tunisia.

Come è potuto succedere che lo LNA sia riuscito a portare a termine un’offensiva cosi’… ficcante, durata 36 ore?
Semplice: è stato comandato da ufficiali turchi; è stato rinforzato con 5.000 mercenari siriani (già sperimentati durante la guerra civile siriana); è stato appoggiato da una consistente componente di artiglieria il cui tiro era guidato da droni. In pratica, adesso la costa occidentale da Tripoli alla Tunisia è in mano al fratello musulmano Al Sarraj.

Poco male, si dirà, in una guerra le sconfitte si alternano alle vittorie… pero’ questa ha più l’aria di un tracollo del Generale Haftar più che di una sconfitta… il roboante comunicato dell’LNA sciorina: “Le nostre forze hanno ripreso il controllo delle città costiere” e fa l’elenco di quello che le forze di Haftar hanno lasciato sul campo in termini mezzi:

due blindati rampe di lancio di razzi “Grad”(specificando che si tratta di mezzi emiratini), 10 carri armati (T-54/55);
numerosi (ma non specificati automezzi) grandi quantità di munizioni per fucili d’assalto, razzi, missili anticarro e granate da mortaio. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.congedatifolgore.com/it/non-dimentichiamoci-della-libia/

 

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