Roma, 21 Ago 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Emanuele Rossi – Far parte del programma F-35 offre potenzialità di sviluppo sia in campo militare che civile. Segue. – Secondo una notizia pubblicata sul New York Times, l’amministrazione Trump starebbe cercando di vendere i velivoli di nuova generazione F-35 e alcune tipologie di droni più avanzate agli Emirati Arabi.
La pratica viene gestita da Jared Kushner, il genero-in-chief che ha rapporti strettissimi con il policy maker emiratino, Mohammed bin Zayed, e rientra in un piano ampio con cui la Casa Bianca vuole stringere la partnership con i regni del Golfo.
Ma ci sono obiezioni da parte delle strutture (Pentagono, intelligence, dipartimento di Stato,Congresso) e da parte di qualche alleato.
Su tutti, Israele. “Certamente, perché un conto è raggiungere un accordo di normalizzazione dei rapporti, un altro è stringere un’alleanza”, spiega a Formiche.net Vincenzo Camporini, generale dell’Aeronautica italiana, già capo di Stato maggiore della Difesa, consigliere scientifico dell’Istituto affari internazionali (Iai), membro del comitato promotore di Azione (adesso è il responsabile tecnico per il settore Difesa del partito di Carlo Calenda).
“D’altronde è la Casa Bianca, probabilmente ormai agli sgoccioli, che spinge per la vendita, e il fatto che sia il Congresso a bloccarlo è di per sé significativo”, aggiunge il generale. Va ricordato che il processo di approvazione della vendita sarebbe comunque molto lungo, potrebbe richiedere tra i sei e gli otto anni, e superare un eventuale secondo mandato di Donald Trump;…L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/08/f35-israele-usa-turchia/