F35: La crisi non ferma la produzione ma non con poche problematiche

Roma, 24 Gen 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Nel 2020 sono state rilevate circa cento nuove carenze e quasi altrettante sono state risolte dall’azienda Lockheed Martin. (Segue articolo). – Tali problemi possono causare morte o lesioni gravi, perdite o danni al sistema d’arma, limitare in modo critico le capacità di prontezza al combattimento della forza armata che impiega il velivolo.

Dei 123 F-35 consegnati, 74 sono andati alle Forze armate degli Stati Uniti, 31 ai partner del programma, compresa l’Italia e 18 ai clienti internazionali attraverso la formula dei Foreign Military Sales.

A livello tecnico il 2020 è stato segnato dal debutto dell’Operational data integrated network (Odin), la rete basata sul cloud per gestire in modo integrato tutta la logistica.

“Il sistema – spiega Lockheed Martin – sarà pienamente operativo nel 2022”. Proprio su questo ci sono forti preoccupazioni visto che l’Odin, che sostituisce il travagliato Autonomic Logistics Information System (Alis) dell’F-35, sta già perdendo terreno.

Alis è un sistema che gestisce la manutenzione, la catena di approvvigionamento, le operazioni di volo e l’addestramento per l’F-35, ma è così ingombrante e pieno di errori che Lockheed lo sta demolendo e sostituendolo con il nuovo Odin basato su cloud. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/23/f35-la-crisi-non-ferma-la-produzione-ma-i-difetti-e-le-carenze-sono-moltissimi/6072636/

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