Roma, 24 Gen 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – I compiti che svolgevano il SISDE e il SISMI adesso sono svolti rispettivamente dall’AISI e dall’AISE. (Segue articolo). – Giovedì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affidato la delega ai servizi segreti a Pietro Benassi, suo consigliere diplomatico e già ambasciatore a Berlino tra il 2014 e il 2018.
La questione della delega ai servizi segreti era tra le cause della crisi di governo provocata da Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, che aveva criticato più volte Conte per avere tenuto la delega da quando entrò in carica nel 2018. Dopo le pressioni ricevute, Conte lunedì ha annunciato alla Camera – mentre riferiva sulla crisi – che avrebbe scelto una persona di fiducia a cui affidare la delega.
Dal 2007, infatti, il sistema dei servizi segreti civili e militari è competenza del presidente del Consiglio o di un’autorità da lui delegata, mentre prima erano affidati a due ministeri, Interno e Difesa.
Da allora quasi tutti i presidenti hanno scelto di delegare: solo Paolo Gentiloni non lo fece, dopo essere diventato presidente del Consiglio nel dicembre del 2016. Per capire come sono organizzati e a cosa servono i servizi segreti, facciamo un passo indietro.
Un po’ di storia. La raccolta sistematica di informazioni su potenziali pericoli interni ed esterni al Paese, per come la conosciamo oggi, cominciò ufficialmente in Italia nel 1863, quando fu costituito il primo “Ufficio Informazioni”. Era sotto l’autorità dello stato maggiore dell’esercito, ma ottenne scarsi risultati e venne presto smantellato. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilpost.it/2021/01/22/servizi-segreti-italiani/