Forze armate italiane: La Forza di Proiezione dal mare

Roma, 15 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Tiziano Ciocchetti – Attualmente la componente navale della Forza Anfibia nazionale si basa sulle tre LPD (Landing Platform Dock). Segue. – Nata nel 2007 – composta da reparti e mezzi provenienti sia dalla Marina Militare sia dall’Esercito – la Forza di Proiezione dal Mare rappresenta la Landing Force (Forza da Sbarco) nazionale.

Proiettare a distanza, un pacchetto di forze credibili, costituisce un obiettivo di alto valore strategico, a tale scopo l’Italia sta cercando di orientare le strumento anfibio in chiave sempre più expeditionary.

Come è noto, circa due terzi della superficie terrestre è bagnata dai mari e dagli oceani, inoltre, circa il 70% della popolazione mondiale vive entro una fascia di 300 km dal mare, da ciò si evince l’estrema importanza per una nazione – che ambisca a ricoprire un ruolo di primo piano nel panorama internazionale – di possedere capacità anfibie adeguate.

Gli odierni scenari operativi hanno modificato le dottrine militari postulate in precedenza. Infatti, oggi si guarda alla superficie marina come a una piattaforma dalla quale proiettare potenza verso la terraferma, come per esempio è avvenuto nel 1992 nel corso dell’operazione Restore Hope in Somalia.

Ovviamente l’Italia, non essendo una grande potenza, non ha certo i mezzi per coltivare ambizioni globali, tuttavia una valida componente anfibia può certamente tutelare i nostri interessi anche al di fuori del bacino del Mediterraneo.

Attualmente, la componente navale della Forza Anfibia nazionale, si basa sulle tre LPD (Landing Platform Dock) classe San Giorgio: il San Marco, il San Giorgio e il San Giusto. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/mondo-militare/la-situazione-delle-forze-armate-italiane-la-forza-di-proiezione-dal-mare

 

 

Condividi questo post