Forze Armate nell’Unione europea: Basta chiacchiere

Roma, 10 Mar 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Riccardo Scarpa – Per la prima volta nell’Unione europea vi è un Fondo per la difesa, con l’ambizione di contribuire a costruire “l’Europa della difesa”. (Segue articolo). – Il 26 febbraio scorso il Segretario generale dell’organizzazione dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, è stato accolto dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, per incontrarsi coi capi di Stato e di governo dei ventisette Stati membri riuniti nel Consiglio europeo e confrontarsi su temi nuovi, come la difesa cibernetica, e vecchi, quali la stabilità nei Balcani.

La scorsa settimana il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione europea, formato dai capi di Stato Maggiore generale degli Stati membri, ha illustrato il piano d’azione della Commissione dell’Unione europea, volto a rafforzare le sinergie tra industria militare, civile e spaziale.

Tutto questo si inserisce in un quadro già ampio, tra il Fondo europeo per la difesa di prossimo avvio, la Pesco (Cooperazione strutturata permanente), e l’attesa “bussola strategica” che dovrebbe mettere ordine su obiettivi e finalità.

Secondo il generale, per la prima volta nell’Unione europea vi è un Fondo per la difesa, con l’ambizione di contribuire a costruire “l’Europa della difesa”, cioè a fornire risorse per integrare la Pesco e la cosiddetta “bussola strategica”.

Generare sinergie perché l’Europa è uno dei principali fornitori di fondi per lo sviluppo tecnologico attraverso la ricerca, il programma spaziale europeo, la sicurezza civile e anche la tecnologia digitale. L’obiettivo è collegare le tre dimensioni (civile, spazio e difesa) al servizio di un’ambizione politica e industriale: la sovranità tecnologica.

È necessario sorvegliare le tecnologie critiche, essere in grado di definire congiuntamente un elenco di tecnologie considerate tali: cloud, processori, tecnologie spaziali, crittografia quantistica e quant’altro.  L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.opinione.it/editoriali/2021/03/09/riccardo-scarpa_consiglio-europeo-michel-difesa-cibernetica-industria-militare-dipendenze-innovazione/

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