Guerra: Il diritto umanitario applicato al disastro della diga di Kakhovka

Roma, 12 giugno 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – La distruzione della diga di Kakhovka ha posto diversi interrogativi agli esperti relativamente al diritto umanitario, cosa è previsto in questi casi?

Gli analisti dell’Istituto statunitense per gli studi sulla guerra (ISW) avevano previsto fin dall’ottobre 2022 che le forze russe avrebbero cercato di far saltare la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka nella regione di Kherson, per poi accusare l’Ucraina di terrorismo.  Pur non escludendo a priori le ipotesi di un sabotaggio ucraino o di un incidente, le analisi più ragionevoli propendono per la tesi di una distruzione deliberata, praticata con mine, imputabile ai russi.

Le conseguenze dell’attacco

Le ricostruzioni di Mosca sono contraddette da elementi oggettivi: l’ampiezza del varco è di circa 200 metri per cui è da escludere il bombardamento con missili, e la demolizione con mine ad opera di un’azione ucraina, al centro della diga, risulta improbabile in un’area sotto pieno controllo militare russo. D’altro canto l’attacco alle dighe non è una novità per l’irresponsabile stato maggiore russo. Rientra in una deliberata strategia dell’aggressore per colpire le risorse idroelettriche, intimorire la popolazione e ora per respingere la controffensiva su una importante direttrice strategica.

Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.affarinternazionali.it/diga-kakhovka-diritto-internazionale-umanitario/

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