Interpreti afghani: Dopo dieci anni di servizio rischiano di essere abbandonati

Roma, 12 Gen 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Fausto Biloslavo e Matteo Carnieletto – In Italia è rimasto solo il 20% degli ex interpreti fra mille difficoltà. (Segue articolo). – “Gli interpreti afghani che vogliono venire in Italia devono pensarci bene. Con la mia famiglia siamo stati fra i primi nel 2015 ad ottenere protezione nel vostro Paese.

All’arrivo eravamo tutti euforici, ma poi siamo stati abbandonati”, racconta Farid Kazemi al Giornale.it. Oggi si è rifatto, da solo, una vita a Savona, ma cinque anni fa ha dovuto lasciare l’Afghanistan per le minacce dei talebani.

Farid lavorava come interprete a radio Bayan ad Herat, messa in piedi dal continente italiano per conquistare i cuori e le menti degli afghani. Suo padre, Abdul Qadir, era anche lui un intreprete ed è rimasto ferito assieme a quattro italiani di un convoglio saltato in aria su una trappola esplosiva.

La Difesa si è sempre vantata di avere salvato 117 interpreti e collaboratori afghani portandoli in Italia con i loro familiari per un totale di 420 persone.

L’altra faccia della medaglia è che “siamo stati abbandonati e l’80% ci quelli che sono arrivati hanno dovuto scappare all’estero nella speranza di una vita dignitosa”, denuncia Farid. Il giovane padre di famiglia afghano ha scritto un commento su Facebook agli articoli del Giornale.it sugli interpreti che oggi temono di venir lasciati nelle grinfie dei talebani dagli italiani in ritirata. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornale.it/news/mondo/schiaffo-chi-ci-aiut-guerra-perch-non-ci-accogliete-1915720.html?utm_medium=Social&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR23VS-Zr_a-2NtZfq7ktlseMNrARGfkgPJLf_ra_8kRF4WFsz_TZJ1-O4w#Echobox=1610364957

 

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