La giustizia paralizzata fino a giugno: I dettagli del decreto

Roma, 10 Mar 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Luca Fazzo – Udienze sospese, le eccezioni ridotte rispetto alla bozza. Segue. – Adesso è ufficiale, manca solo la firma del presidente della Repubblica. Il coronavirus fa scattare una paralisi senza precedenti nella storia della giustizia italiana: tribunali blindati, udienze sospese, diritti dei detenuti sospesi per decreto.

Il testo portato venerdì sera dal ministro della Giustizia Bonafede al consiglio dei ministri viene ieri limato ma anche inasprito. Viene ridotta di un mese la durata della paralisi sanitaria della giustizia: fino al 31 maggio, anziché il 30 giugno come proponeva il ministro.

Ma si tratta comunque dello stop più lungo deciso finora dal governo alla vita quotidiana del paese per fronteggiare l’avanzata del Covid-19.

Le udienze, come prevedeva la bozza originaria, vengono rinviate tutte, nel settore civile e penale, con poche eccezioni: nel civile quelle per espulsioni di profughi, trattamenti sanitari obbligatori, richieste di aborto di minorenni.

Nel penale saltano tutte le udienze, e qui le poche eccezioni previste dalla bozza originaria si riducono ulteriormente.

Si dovranno fare le udienze di convalida degli arresti, mentre quelle con imputati detenuti si faranno solo se a chiedere che si tengano ugualmente saranno gli avvocati difensori: che si vedono in questo modo rifilata la responsabilità di scegliere tra il diritto alla difesa e quello alla sicurezza propria e dei propri assistiti.

In ogni caso, le poche udienze che si terranno dovranno tenersi per teleconferenza, con gli arrestati collegati via Internet con l’aula del giudice. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornale.it/news/politica/giustizia-paralizzata-fino-giugno-1837352.html

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