Roma, 02 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Luca Peruzzi – La Marina, in termini di personale, rappresenta il 17% del totale delle Forze Armate. (Segue articolo). – Nel corso dell’audizione tenutasi il 28 ottobre davanti alla Commissione Difesa della Camera, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha tratteggiato l’impegno della Forza Armata in questo periodo di pandemia, che non sta facendo mancare il suo supporto alla popolazione ed alla difesa degli interessi nazionali nello scacchiere del Mediterraneo cosiddetto allargato.
Al contempo il CSM della Marina Militare ha posto in evidenza le criticità legate all’organico del personale la cui progressiva diminuzione sta rendendo sempre più difficile assolvere a compiti diversi e nuovi rispetto al passato, con la necessità di correttivi all’attuale legge di rinnovamento dello strumento militare del 2012.
Un incremento del personale va di pari passo con la richiesta del completamento del programma di rinnovamento della Flotta, causa un rapido invecchiamento delle unità più datate, a fronte d’impegni sempre più lontani dalle acque nazionali, una sempre più forte ‘territorializzazione’ del mare aperto con crisi sempre più frequenti e minacce agli interessi nazionali in scenari sempre più complessi e con attori in grado di mettere in campo forze navali sempre più capaci.
Gli impegni nazionali ed internazionali. In un’escalation di crisi nel Mediterraneo allargato, in particolare nel settore orientale, a fronte del continuo impegno a fianco della NATO, Unione Europea e dei consessi internazionali la Marina Militare è stata sempre presente con sacrificio di uomini, donne e mezzi, ha rimarcato l’ammiraglio Cavo Dragone. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2020/10/la-marina-militare-tra-prospettive-e-criticita/