La nuova missione europea in Libia: Le tante incognite

Roma, 24 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Mauro Indelicato – La nuova operazione ha ufficialmente l’intento di sorvegliare il mare antistante la Libia. Segue. – Sulla missione Sophia e su quella che ne prenderà il posto, vige ancora una certa confusione. Come si sa, lunedì scorso il consiglio dei ministri degli esteri dell’Ue ha accantonato definitivamente l’operazione nata nel 2015, denominata formalmente EuNavForMed, per lasciare spazio ad una nuova missione di cui però non si conosce ancora il nome.

E di cui, per la verità, ancora non sono stati stabiliti i dettagli più importanti, a partire dal mandato e dalle regole di ingaggio. E soprattutto, di cui ancora non è stato stabilito il comando, una circostanza questa che potrebbe aprire non poche dispute politiche.

La nuova operazione ha ufficialmente l’intento di sorvegliare il mare antistante la Libia e, in special modo, lo specchio d’acqua di fronte la parte est del paese. Il tutto con la finalità di far rispettare l’embargo sulle armi.

Il passaggio di testimone ad un mese dalla fine della missione Sophia. EuNavForMed è sempre stata a comando italiano e la sede si è sempre trovata a Roma, dando dunque all’Italia l’onore e l’onere di curarne gli aspetti più significativi.

A comandare la missione è stato, già dall’inizio, Enrico Credendino. A poche settimane dalla fine della missione Sophia, si è assistito ad un passaggio di testimone: al posto di Enrico Credendino, è subentrato il vice ammiraglio Fabio Agostini.

L’ufficialità è arrivata venerdì, con una cerimonia di insediamento tenuta a Roma in cui il nuovo comandante ha preso il testimone del suo predecessore. L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.insideover.com/politica/le-tante-incognite-sulla-nuova-missione-europea-in-libia.html

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